venerdì 19 marzo 2010

Sport e immagini #21



Offseason Nfl... due meloni così

venerdì 18 settembre 2009

Non Power Ranking Week 1 (quasi 2)

Pubblicato per conto di Alvise che dal lavoro non può mettere foto (forse sarebbe meglio dire che si vergogna).


No dico un solo commento? Uno solo? Adesso la ragione di questa vergognosa indifferenza può derivare da una sola delle seguenti ipotesi
1) la PR ha fatto schifo a tutti (ma questo lo escludo nel modo più assoluto, dato che l'ho scritta io e non Angy).
2) Ha ragione aza e questo blog non lo caga proprio nessuno (e dato che la 1 è impossibile propenderei per questa ipotesi).
Ora per porre rimedio a tutto ciò e far schizzare i contatti alle stelle, non ci rimane che rimboccarci le maniche e lavorare con maggiore lena per portarvi un prodotto ancora migliore. E ci riusciremo senza ricorrere ai soliti trucchi per aumentare l'audience tipo questo



o questo




Adesso che abbiamo chiarito la nostra rettitudine morale ecco a voi la NON POWER RANKING di East Coast Time

0 (and counting) Detroit Lions: e siamo a 18 sconfitte consecutive. La difesa al solito fa schifo e l’attacco non fa molto meglio. Ma siamo fiduciosi e insistiamo: una la vinceranno (prima o poi).

1 Dallas: una prova convincente, che sembra confermare come con la partenza di certe distrazioni (chi ha detto T.O.) la squadra giochi meglio. Non sono da primo posto, ma noi ce li mettiamo vista la "simpatia" del capo-redattore a cui facciamo questo favore, tanto lui non è superstizioso....

2 ( td in meno di 2 minuti) New England Patriots: si salva per (de) merito dei Bills. Tom Brady nel finale di partita è letale come ai vecchi tempi. La difesa però sembra ben più arrugginita di lui.

3 (punti all’OT bastano) Pittsburgh Steelers in una classifica seria starebbero ben più in alto. Erano la squadra con l’impegno più duro tra quelle papabili e hanno vinto anche senza imporre il loro gioco, ma adattandosi alle situazione contingente. Big Ben ormai è a livello di Brady quando tutto è appeso a un lancio.

4 (intercetti) Chicago Bears: resistiamo alla tentazione di sparare a zero su Cutler anche se va detto che ha scelto proprio la partita giusta per steccare. Quando si dice il timing. Ci soffermiamo, invece, sulla terribile notizia di doverci sorbire un anno senza vedere le giocate di Urlacher. In bocca al lupo Brian ci mancherai.

5 (Joe Flacco’s) Baltimore Ravens: la partita la vince la dife… e no, stavolta a portare a casa la doppia v ci pensa l’attacco guidato da un Flacco che dimostra di continuare a scalare la curva di apprendimento a grandi passi. Una bella conferma.

5.10) Green Bay Packers: battere i Bears in rimonta, dimostrando che si sanno vincere anche le partite punto a punto,e avere un tandem Rogers –Jenkins che fa faville, cosa chiedere di più? No! quella prima del 5 ottobre non potete averla e poi la decapitazione di un giocatore è illegale.

5/6 (vista la pochezza dell’avversario) Seattle Seahawks : Finalmente sembra riconquistato il fattore campo e dopo il 2-6 dell'anno scorso stravincono la prima anche perché i Rams manco si sono presentati. L’unica questione aperta è come abbiano fatto a subire due intercetti giocando da soli? mah

Non pervenuto) St. Louis Rams: a Seattle, (come appena scritto) continuano ad aspettare che si presentino, ma anche a Los Angeles continuano ad aspettarli (l'abbiamo già detto?)

6) New York Giants: partono alla grande. L’attacco è già rodato e la difesa fa male ai poveri pellerossa. Peccato che quando iniziano bene, poi si spengono (il SB lo vinsero partendo 0-2)

7) Philadelphia Eagles Vick attivato, ma a causa dell'infortunio di McNabb è stato preso anche Jeff Garcia il che ci dà la scusa per postare l'immagine di sua moglie (tutti noi tifiamo perchè Jeff non si ritiri per qualche altro anno ancora).



8) San Diego Chargers: sembra prendere sempre sottogamba gli avversari inferiori. L'anno scorso questa mentalità gli era quasi costata i PO. A vederli contro i Raiders non sembrano aver imparato la lezione. Per chi se lo chiedesse l'affare Tia Tequila si è sgonfiato, Tia Tequila no.



9 (Intercetti in due partite) Carolina Panthers: Delhomme è così scarso? Capisco invecchiare capisco perdere in sicurezza, ma non puoi da un giorno all’altro trasformarti da un QB da NFL in un qualsiasi Ryan Leaf (come dite? anche lui era un QB, ma non prendeteci in giro).

10 (punti non bastano) Tennessee Titans: fatto più unico che raro Bironas sbaglia due calci e la squadra perde all’OT di tre. Ma se la sono giocata con i campioni del mondo fino all’ultimo e anche oltre fuoricasa, non rimpiangendo Albertone. C’è di peggio nella vita..

11) Washington Redskins il peggio nella vita. Non puoi sempre partire con grandi aspettative e poi avere un attacco che sembra essere ancora in pre season a imparare le tracce. Dopo un quarto la partita con i rivali dei Giants era già persa. La panchina sta prendendo fuoco e il quarterback insulti (meritati).

12 (sconfitte consecutive con i Patriots) Buffalo Bills. Finalisti premio genio dell’anno: il vincitore del superenalotto che nell’esultare strappa il biglietto. Un punt returner che decide di riportare un pallone partendo dalla end zone, benché la sua squadra sia sopra a meno di due minuti dalla fine. Personaggi di fantasia? Solo il primo, per il secondo chiedere ai Bills…
13) Atlanta Falcons: nello scontro tra le sorprese dell'anno scorso si impongono senza quasi apparente sforzo. A dimostrazione che loro ci sono per davvero.

14) Indianapolis Colts: con Gonzalez out per 8 settimane le armi offensive a disposizione di Manning si riducono ancora. L’attacco imprevedibile degli anni passati è ormai appunto passato e adesso è un monologo Manning Wayne piuttosto scontato. La difesa però inchioda i Jags e salva il risultato.

16) Jacksonville Jaguars: gioco conservativo, nessun rischio inutile. Sì va bene, ma così il salto di qualità non si fa mai e si rimane in quel limbo di metà classifica, che magari ti porta al primo turno dei PO, ma mai oltre, meglio rischiare e fallire che continuare in questo piattume. E poi si lamentano se non ci sono tifosi.

17 (sotto) Houston Texans: sempre i soliti Texans, tutto fumo e niente arrosto. Ma perchè non possono mai mantenere le promesse anche se per una sola stagione? Mica sono un politico in campagna elettorale.

18) Miami Dolphins: I dubbi si accrescono. Ripetere la scorsa stagione sarà molto, molto arduo, anzi secondo noi pure impossibile (il limite tra una gufata e una oggettiva analisi è a volte sottilissimo).

28) Minnesota Vikings: per favore, vi supplichiamo guardate, anzi ammirate il touchdown da 64 yards di Adrian Peterson contro i Browns è la sintesi di questo meraviglioso sport e se non vi innamorerete del football americano sport all'istante siete il pendolino di Mosca (e non ci riferiamo a quello che mostra in tv).

33 (gli anni di Cristo) New York Jets: Sanchez si sta organizzando per la moltiplicazione dei pani e dei pesci. I miracoli sul campo già gli sono riusciti.

38 (secondi alla fine) Denver Broncos: C'era una volta un'anatra, ferita da un violento felino, che stava per sfracellarsi in un campo verde, quando, un principe dal cavallo bianco, Brandon di Denver, nel passare di lì la raccolse al volo e la portò in salvo a casa sua, 87 yards più in là… E poi dicono che le favole non esistono più.

45 New Orleans: Se per vincere devi avere un attacco che segna molto Brees è il tuo QB e lo è anche quando incontra difese più consistenti dei Lions. La difesa invece va ancora testata.
55 (continuiamo a girare il coltello nella piaga). Tampa Bay Buccaneers: ci provano anche, ma molto non torna sia in attacco che in difesa per tacere della panchina e di chi prende le decisioni dietro la scrivania.

60 San Francisco: 60 doveva essere la percentuale di corse dei 49ers, ma non ci si sono avvicinati neanche con il binocolo. Sono riusciti a vincere lo stesso grazie ad un'ottima prova difensiva e per una pessima prova dei Cardinals...ma in fondo chi se ne frega: una vittoria è sempre una vittoria!

70 (anni) Oakland Raiders: Seymour fantastico trasforma da solo una difesa. Se si giocasse negli anni 70 sarebbero la squadra da battere. Hanno il QB e i ricevitori perfetti per un gioco aereo in verticale, però, essendo nel frattempo passato nello sport professionistico un certo Bill Walsh, a batterla ci riusciranno non proprio tutti, ma quasi.

90 Arizona Cardinals: La maledizione degli sconfitti al Super Bowl inizia già a far danni? Di sicuro la testa di molti sembrava ancora a quei maledetti secondi finali di Tampa e anche la difesa era quella (l’abbiamo detto in tempi non sospetti… la settimana scorsa. Sarà una brutta stagione per i cards).

ambo) Cleveland Browns: alla fine gioca Quinn oddio, gioca si presenta in campo, diciamo. La difesa regge un tempo e poi cede di schianto a Peterson. Il nuovo ambo della settimana Mangini McDaniels ex Patriots a confronto, chi il più scarso?

365 (alla fine dei lavori di ricostruzione?) Kansas City Una squadra si costruisce dalla difesa. Ecco...mi sa che si è sbagliato tutto....

In football we trust.

martedì 8 settembre 2009

Nuova rubrica su E.C.T.

Sensibili alle continue lamentazioni del nostro caporedattore, si è deciso di inaugurare una nuova rubrica su questo negletto blog, che ha il solo bieco scopo di attirare lettori.

Come è a tutti noto, una delle cazzate con maggiore seguito tra gli internauti è la Power Ranking, la classifica settimanale, in cui un chiamiamolo esperto, mette in ordine le squadre di questo o quello sport in base alla loro supposta forza, infilandoci un breve commento, possibilmente umoristico o sarcastico. È inutile precisare che una classifica del genere a campionato in corso è una cazzata. Lo sappiamo anche noi.

Si può concedere, infatti, che in un determinato momento della stagione si possa anche indicare quale sia la squadra più forte (due anni fa i Patriots era dura non metterli sempre al primo posto) e parallelamente anche l’ultima non è proprio impossibile da indovinare, ma le altre? Come fai a decidere che una è la 19esima e l’altra è la 20esima? Semplice: non decidi in base a un criterio oggettivo, ma in base all’umore del momento. Se hai beccato un ambo sulla ruota di Bari giocando l’85, è ovvio che i Bengals saliranno in classifica, come è parimenti ovvio che se un uccello ti ha centrato il vestito appena ritirato dalla pulitura, i Cardinals subiranno i tuoi strali.

Eppure, nonostante la sua inutilità, o forse proprio grazie a questa, la PR viene sempre letta, magari anche con maggiore attenzione di una disamina tecnica che spiega il perché e il per come la tua squadra ha buone possibilità di vincere la prossima partita.

Quindi, cosa c'è di meglio per risollevare le sorti di questo blog, ormai prossimo alla dipartita, e aiutare il nostro caporedattore, anche lui non messo troppo bene, che stilare settimanalmente una PR?

Per andare sul sicuro ci abbiamo ficcato dentro anche un po' di tette e culi che con quelle non si sbaglia mai (la prima qui a destra, speriamo apprezziate).

Per questo ecco a voi la nostra prima Non Power Ranking di E.C.T..


0 (and counting) Detroit Lions: Obiettivo stagionale: vincere una singola fottuta partita. Al momento siamo a 17 sconfitte consecutive e la striscia è ancora aperta. Noi di East Coast Time non abbiamo paura di fare pronostici e ci sbilanciamo, mettendoci la faccia. Quest'anno faranno sicuramente meglio dell’anno scorso (peggio è impossibile, uguale quasi impossibile).


1) New England Patriots: questi son sempre la squadra con cui fare i conti. Tom Brady è tornato e con lui è tornato il consueto teatrino sulle sue condizioni di salute. Una parola va però spesa per chi questa stagione non la giocherà: Ted Bruschi si è definitivamente ritirato e mancherà non solo ai Pats, ma a tutta la lega per il suo carattere e la sua incredibile volontà (il momento dell'emozione fa sempre cassetta).

1 bis) Kansas City Chiefs, con l’arrivo di Scott Pioli è iniziata una nuova era. Anche la NFL ha concesso la creazione di squadre satellite, quelle che partecipano, non possono vincere, ma sono controllate da un’altra squadra della lega, che trae vantaggio dalla loro esistenza, attraverso trade pilotate ad arte. È già pronta la domanda per cambiare nome in Kansas City Fans of New England.

Ambo) Cleveland Browns: passa un’altra offseason, arriva un nuovo capo allenatore e ancora non si sa chi sia meglio tra Quinn e Anderson. Non nascondiamocelo, la frase corretta è chi fa meno schifo tra i due. Forse quest’anno finalmente si scoprirà e ci grazieranno dalla visione dell’ennesima ignobile staffetta.

3) Indianapolis Colts: l'uno due Manning-Harrison è ormai un ricordo del passato, ora si va di Manning-Wayne, ma farà male lo stesso. Sempre che la linea offensiva regga (qui sembriamo quasi professionali).

Pigreco) Carolina Panthers: squadra come al solito impronosticabile. Quindi perchè dovremmo cercare di provarci noi, ci pagano? No. E allora nisba (siamo dei mercenari anche noi).

4) Minnesota Vikings: partita la terza ultima stagione di Favre, o era la quarta? Partite, comunque, anche le scommesse su chi lo romperà per primo. Anche se sembra difficile da credere dopo tutto il casino mediatico attorno alla figura del numero 4 dei Gree… ehm di Minnesota, i Vikes vivono e muoiono con Adrian Peterson il loro passaporto per i PO e magari qualcosa di più.

5) Houston Texans: copiamo e incolliamo dalla PR degli ultimi tre anni: “la sorpresa della stagione” (e senza Sage Rosenfels potrebbe pure esserlo veramente).

6 meno meno) Seattle Seahawks: dai qui posso pure fare a meno di scrivere, tanto chi vuoi che si interessi di questi? Non hanno tifosi in America, perché li dovrebbero avere dai noi? Dai, siamo seri. Ok, ok! Se proprio insistete: stagione senza infamia e senza lode (as usual).

6 (anelli)) Pittsburgh Steelers: campioni in carica, squadra che gioca duro e non si abbatte mai. Li adoreresti se non fosse per i loro insopportabili tifosi. Come al solito tra le papabili a festeggiare a fine anno.

7) Philadelphia Eagles: Altro esempio di pessimo giornalismo sportivo da offseason. Nelle ultime settimane si è parlato sempre e solo di Michael Vick e di come lo accoglieranno i tifosi e di qui e di là. Il football giocato è passato in secondo piano. Comunque, un sincero in bocca al cane al numero 7.

Non pervenuto) St. Louis Rams: finchè non tornano a L.A. parlare di loro è inutile, per cui andiamo oltre.

8) New York Giants: Hanno già fatto l’impresa da leggenda due anni fa, che gli importa di vincere ancora? Vivranno di rendita anche quest’anno.

9) Buffalo Bills: Jauron, il capo allenatore, ha poche e confuse idee e fin qui capita, ma perché vuoi pure metterle in pratica? Altra stagione sprecata alle porte e se tutto andrà come la preseason sta annunciando, Jauron potrebbe anche non arrivare a mangiare il tacchino. E per chi se lo domandasse: TO stavolta non c’entra niente.

10 (secondi) Dallas Cowboys: Jessica Simpson ha dichiarato che lei non porta rancore a Toni Romo per averla lasciata e che è sicura che i Cowboys vinceranno il titolo quest’anno. Nessuno è veloce come Toni a segnare, ha detto la cantante (lo so, lo so, stiamo raschiando il fondo del barile).

11) Washington Redskins: Dopo tutti i soldi spesi nel mercato dei FA, puntando sul fatto che l’accordo per il tetto salariale non sarà raggiunto, anche perché in caso contrario i pellerossa fallirebbero, il minimo è la finale di conference, anche se, va detto, altri sembrano essersi mossi meglio pur spendendo molto meno.

12 (una volta conosciuto come 4) Green Bay Packers: Andiamo anche noi con una banalità (scrivete voi 32 pensieri originali se ci riuscite). Quest’anno le partite più sentite dai tifosi non saranno quelle con gli odiati orsacchiotti, ma quelle con i vichingi: obbiettivo Favre e non per complimentarsi per la sua lunga e luminosa carriera, ma, probabilmente, per fargliela finire una volta per tutte.

13) Jacksonville Jaguars: negli anni pari 2004-2006-2008 non vanno ai playoff, negli anni dispari 2005-2007 ci vanno. Quindi a conti fatti i Jags dovrebbero essere tranquilli, peccato che il 2009 in tutto l'universo, isole comprese, sia un numero dispari, ma a Jacksonville sia un numero pari (misteri della matematica).

14) Arizona Cardinals: Sindrome da Super Bowl perso in arrivo. Warner sarà panchinato a metà stagione e record sotto il 50 %.

15) Miami Dolphins: Un anno 1-15, l’anno dopo ai PO con 11-5. Cosa ci aspetta per questa stagione? L’effetto sorpresa dell’anno scorso probabilmente se ne è andato sul raccordo anulare , per questo fare lo sgambetto ai Pats sarà molto più arduo. Meno male che ci sono Jets e Bills in division, ma non dovrebbe bastare per i PO.

16) Baltimore Ravens: Domanda del solito giornalista svaccato: è peggio perdere il proprio guru difensivo o avere sempre a che fare con gli Steelers? Risposta di Flacco: echissenefrega. Io vorrei solo avere qualcuno a cui lanciare...(dichiarazione raccolta dal nostro inviato azazelli)

17) New York Jets: Sanchez è visto come il messia. Nella sponda povera di N.Y. ci sono già tifosi pronti a giocarsi una palla sull'approdo ai PO. Non lo faremmo fossimo in loro.

27) Denver Broncos: sommate un QB pro bowler ceduto, un allenatore giovanissimo alla prima esperienza e già odiato da mezza tifoseria per essere implicato nella cessione del QB pro-bowler, un WR pro-bowler sospeso dalla squadra, un calendario infernale, una difesa da reinventare e una sinistra abitudine agli infortuni e cosa otterrete? Una stagione da dimenticare alle porte.

33 (trentini entrar....) New Orleans Saints: solito attacco non supportato da una difesa all'altezza. Come è noto l'attacco vende i biglietti e la difesa vince i titoli, ma la stagione è lunga, è fallo quando l'arbitro fischia e non è più il football dei nostri padri (credo di aver dato fondo ai luoghi comuni).

40 (poi capite) Atlanta Falcons: l'anno scorso contro ogni pronostico sono arrivati ai PO. Nella loro storia non sono mai riusciti a ripetersi (40 anni senza due stagioni vincenti consecutive sono un bel po' di tempo a cui va reso onore). Ehi, Matt, non sarebbe ora di cambiare tradizione?

48) San Francisco 49ers: sono a un ricevitore dalla migliore stagione degli ultimi cinque anni (e basta veramente poco). Peccato che il ricevitore continui a urlare "gimme money" nel salotto di casa sua senza farsi vedere in campo. Un vero peccato.

55 (almeno noi portiamo rispetto a Brooks) Tampa Bay Buccaneers: Un altro nuovo allenatore con le idee confuse. Al momento non c’è un Qb decente a guidare l’attacco (Leftwich non lo è più da almeno tre infortuni a questa parte) e la difesa è stata smantellata. Senza nemmeno giocare una partita, Morris sta riuscendo nell’incredibile impresa di far rimpiangere Gruden.

69) San Diego Chargers: (contiene pessimo gioco di parole) La division è già vinta, vista la pochezza delle contendenti. Comunque, per non essere da meno di Jessica Simpson, la (ex?) fidanzata di Merriman, Tila Tequila (qui in foto), ha voluto fare il suo pronostico: San Diego vincerà il titolo perchè ha una difesa da togliere il fiato (ve l’avevamo detto no?).


85 (ovvio) Cincinnati Bengals: se la linea offensiva regge, se la difesa regge, se il gioco di corsa ha una parvenza di efficacia, se Palmer non si rompe e se l'85 non fa le bizze, ecco allora sono una squadra vincente. Se più se meno.

92 free) Tennessee Titans: A loro l’onore di aprire la stagione contro i campioni in carica. Albertone se ne è andato a Washington per il suo peso in oro (e per chi non se lo ricorda, è un vero ciccione) e non si sa come reagirà a questa mossa la difesa il reparto, che l’anno scorso ha fatto la differenza. Young è tornato e forse ha superato tutti i suoi problemi, forse.

112 (gli anni di Al Davis)) Oakland Raiders: dai, veramente pensate che quest’anno possano fare meglio degli ultimi anni? No, davvero? Allora presentate il vostro curriculum vitae a questo indirizzo: 1220 Harbor Bay Parkway, Alameda, CA 94502, c’è posto per voi nel coaching staff. Al Davis adora i dipendenti senza cervello.

1986) Chicago Bears: sono anni che si dice che gli orsacchiotti sono a un QB da vincere l’anello. Ora con la trade messa su con Denver è arrivato Jay Cutler. Adesso niente più scuse. Soprattutto per Ron Turner, l’allenatore dell’attacco, che finalmente sembra aver trovato il braccio adeguato ai suoi schemi offensivi.


In football we trust

mercoledì 26 agosto 2009

Il bomber del futuro

Con la partenza della Serie A siamo riusciti ad avere una gigantesca esclusiva che vi presentiamo.

Si chiama Angel Arthur Luiz Nazario Paulo Roberto Corrente ma tutto il mondo lo conosce come Angelinho. Cresciuto nella C1 brasialiana (la celebre Ciuninha) che tanti talenti ha regalato al mondo, è oggi pronto alla sfida con la Serie A italiana. Zingaro del calcio, cresciuto nella squadra della favela Angu Duro dove, su imbeccata di Leonardo, Ariedo Braida non se lo lasciò sfuggire mettendolo sotto contratto quando aveva solo 13 anni e già segnava un goal dopo l'altro.

Completo come Karl-Heinz Rummenigge, dotato di destro, sinistro, colpo di testa, potenza, fisico e acrobazia, ma con quell'aurea di fantasia tipica dei sudamericani che lo ha già reso il Pelè Bianco. Anche se bianco bianco non è, diciamo che è abbronzato. Non come Obama ma nemmeno bianco, ecco. Diversamente bianco potremmo dire.

Angelinho arriva in Italia a 19 anni, con già 746 goal da professionista alle spalle, un numero spaventoso che dimostra come, sin dalla tenera età, i vari campionati affrontati gli stessero stretti. Oggi, l'uomo con la fantasia di Maradona, le punizioni alla Zico, il codino alla Baggio, il fair play alla Edmundo e la simpatia alla Montero, giunge nella penisola, parcheggiato dal Milan al Bari per un anno di esperienza. E lui, all'esordio, è andato subito in goal con un magnifico colpo di tacco realizzato in tuffo carpiato col quale ha battuto il suo futuro compagno di nazionale, Julio Cesar.

E noi di ECT lo abbiamo pescato in esclusiva per voi nella sua prima intervista italiana. Intelligente e raffinato parla già 9 lingue, tra cui il dialetto barese e quello di Reggio Calabria, imparato nel viaggio da Rio de Janeiro a Milano grazie al suo compagno di posto.

Allora Agelinho, com'è stato esordire a San Siro?

Bello, tutto è andato abbastanza bene. Peccato non ci fosse molta gente, al campo della Favela Angu Duro venivano centomila persone anche per un'amichevole. Comunque bene.

Un buon pareggio, e con tuo goal per giunta.

Buono non direi, alla fine potevamo vincere. Peccato per quel goal sbagliato nel finale, mi avessero dato la palla...

Già, un peccato, ma un pareggio in casa dell'Inter è comunque un ottimo risultato.

Sì, è buono perché eravamo in trasferta e al ritorno loro verranno da noi. Era solo la prima di campionato e lo scudetto si deciderà alla fine.

Perché, pensi che il Bari possa lottare per lo scudetto?

Certo, se no che ci stiamo a fare? Mica si gioca per arrivare quarti o sesti o che ne so...

Ambizioso.

Realista.

Insomma... comunque si gioca per vincere sempre e comunque allora.

Certo, e per cosa, per pareggiare?

Beh, a volte...

No, no, io sono cresciuto con l'allenatore Roberto, quello che anni prima aveva allenato la grande New Team in Giappone. Da lui abbiamo imparato che si gioca per essere i numeri uno. Del resto il cartone era dedicato a Oliver Hutton, non a Bruce Harper. A nessuno è mai piaciuto Bruce.

E che vi insegnava Roberto, nel cartone sembrava molto equilibrato.

La fiction lo ha trasformato in senso buonista. Lui ci diceva che bisognava vincere sempre. Quando un mio compagno, a 8 anni, gli disse che il padre ripeteva sempre che “l'importante è partecipare” lui ci disse: “voltatevi e guardate la vostra favela. Guardate chi ci abita. Quella è gente che ha solo partecipato, volete finire così?” Fu molto educativo.

Ah... che fine ha fatto quel bambino? Si è convinto?

No, è morto di overdose di colla a 10 anni.

E Roberto?

Mai più sentito. A 10 anni ero già nelle mire di molti grandi team brasiliani. Ma non mi spostai subito, non avevo fretta di arricchirmi. Sono cresciuto giocando con una palla fatta di stracci su un campetto senza erba e non avevo i soldi per andare all'allenamento in autobus. Così mio padre faceva prostituire mia sorella di vent'anni per pagarmi il biglietto. La mandava dai turisti.

Accidenti, deve essere stata dura.

Per mia sorella penso di sì. Io non è che abbia setito molto.

Vuoi parlarci della tua famiglia? Hai altri fratelli, sorelle...

34 sorelle e 22 fratelli. Uno è morto l'anno scorso.

Accidenti mi spiace...

No, aveva 94 anni.

94? E tua madre?

104, lo ha partorito a 10 anni. Oggi si scola una bottiglia di Jack al giorno e un pacchetto di Lucky dopo l'altro.

La bella vita dopo il contratto del figlio?

Sì, quando ero minorenne e firmai con una squadra australiana, il Brisbane Roar, si tenne tutti i soldi. Ma io all'epoca non davo importanza ai soldi. Volevo solo giocare. Sai, essendo cresciuto palleggiando un pallone fatto di stracci, su campo senza erba e non avevo i soldi per andare all'allenamento in autobus. Così mio padre faceva prostituire mia sorella di ventitré anni per pagarmi il biglietto.

Ah, anche quella di 23?

Tutte, mio padre è morto ricco.

E tu?

Ero già in Australia, quando tornai in Brasile, accettai una lega inferiore per stare nel mio paese. Ho rischiato la carriera. Fortuna che è arrivato Arredo.

Ariedo. Ariedo Braida.

Lui, Arredo. Era con un certo Cesare Maldini, il fratello di Paolo, e all'epoca allenava il Paraguay. Ho subito capito che quei due andavano dallo stesso parrucchiere.

E così il Milan. Che oggi ti parcheggia a Bari nonostante la cessione di Kakà. Chi poteva soffiarti il posto? Giocare con Pato e Ronaldinho dietro alle punte non sarebbe stato ideale?

Per loro di sicuro. Inzaghi ormai è vecchio, Borriello non vale nulla anche se mi sarebbe piaciuto stare in squadra con lui.

Simpatico?

Non, per via dei festini, ho saputo quella storia sulla coca...

Veramente è stata una pomata. Cioè, la sua fidanzata usava una pomata, là, nelle parti intime insomma. Capisci?

Ah... ma usare il naso come tutti no?

Eh... ad ogni modo, torniamo al calcio. Sogni mai la nazionale?

Sì, mi piacerebbe vincere una Confederations Cup.

Un mondiale no?

No, livello basso, ha perso appeal. Squadre inutili, troppe.

Beh... anche in Confederations però, c'era l'Egitto...

Che ha battuto l'Italia. E poi per arrivarci devi comunque vincere qualcosa, non come al mondiale che vai là gratis. E dimentichiamo la Nuova Zelanda.

La Nuova Zelanda? E' andata piuttosto male.

Colpa di quell'uno-due iniziale con la Spagna, erano ancora freddi e un po' tesi. La Spagna è stata molto fortunata a segnare subito 4 goal, questo ha fatto saltare un po' tutti gli schemi. Se i neozelandesi avessero tenuto il pareggio fino all'89° poteva succedere di tutto. Il loro contropiede è micidiale.

Andiamo oltre... quindi i mondiali no insomma.

Li ho già vinti, nell'under 11, si giocò in Nepal e battemmo in finale le Isole Tonga.

Le Isole Tonga in finale?

Fino agli 11 sono tra i più forti al mondo, poi si perdono un po' per strada, si drogano e passano al rugby. A quei mondiali batterono l'Italia 4-1.

L'Italia ha fatto un mondiale under 11??? Io nemmeno sapevo esistesse un mondiale U11...

Certo, ma non sai proprio un cazzo eh! Ciava, Poli, Peretti, Trisciù, Cinaschi, Paloschi, Litbaschi, Brunello, Russetti, Chianti, Nardini. Arrivarono in semifinale.

Comunque. Saudade?

Si fottano.

Chi?

I miei familiari. Li ho mandati a stendere qui pezzenti, sempre a chiedere soldi.

Il giocatore brasiliano più forte di sempre?

Verrebbe da dire Tostão, ma sarei scontato. Renato.

Renato?

Sì, Renato "Gaùcho" Portaluppi.

In che squadra avresti voluto giocare in Italia?

Nel Napoli di Maradona.

Eh beh, palato fine. Chissà che roba in campo.

Eh, pensa che roba fuori dal campo... io per quello ci vorrei essere stato.

… e a livello mondiale?

Nel Torquay United del 1912, una grandissima squadra.

Ah... va beh... lasciamo stare. Qual è la tua posizione preferita in campo?

Gioco ovunque, decide il mister. Nel 2003 ho giocato tutto il girone di ritorno in porta, sono diventato capocannoniere e ho parato 9 rigori. In un'occasione ho respinto il tiro con la gamba e ho inflitto potenza al pallone che già l'avversario aveva calciato con una velocità intorno ai 150,7 km/h...

Addirittura ma...

...zitto cretino! Dicevo, ho respinto aggiungendo forza e ho spedito la palla nella rete avversaria. Un gran goal.

See... e magari hai bucato la rete e il muro.

Magari. Solo la rete. Dietro c'era un fotografo, è stato centrato in pieno viso. E' ancora in coma. Una fatalità.

Ma chi può crederci...

Come volete. Ho tutti i filmati a casa. Ho tutti i filmati dei 746 goal segnati, non come quel borghesuccio di Pelè che si aggiustava le partite. Maradona è mejo e Pelè, tiè!

Ma va, Diego ha pure rubato un mondiale con quel goal di mano.

Era di testa.

Era di che???

Di testa, che non l'hai visto?

Ma se c'è anche una foto evidentissima.

Evidente un tubo, nella foto la palla non è incollata al braccio. Poi quello è diventato il fotografo di Gascoigne, un idolo, avrei giocato volentieri con lui.

Averlo avuto a centrocampo non deve essere stato male.

Nemmeno al volante quando ti porta a vacche.

Va beh, senti, qua stiamo perdendo di vista l'obiettivo. Che è parlare di calcio e del tuo futuro...

Sì, sì, decide il mister, mi adeguo, sono a disposizione, segnerò 900 goal in tre anni, vinceremo la Champions League e il mondiale per club, Blatter è gay, Platini mi fa una pippa, mi daranno 7 palloni d'oro, tre d'argento, due di bronzo, ho già trombato 1694 donne, domattina scriverò un libro su di me, Adriano? Il mio compagno di stanza ideale, Mourinho? Lo rispetto, dice cose che non capisco e quindi non ci sto male, Mancini era meglio? Non credo, vista l'età è giusto che Mourinho alleni e Mancini giochi... oddio, è meglio se non gioca ma va bene lo stesso, la Juve? Squadra da battere, il Milan? Si pentirà di avermi prestato, la Roma? Spalletti non ha il parrucchiere di Arredo, Verona ha solo una squadra, vorrei vedere la moviola prima di giudicare, non credo alle plusvalenze, sì Moggi telefonò anche a me, da piccolo giocavo con la palla di stracci, sul campo senza erba e senza i soldi per pagarmi l'autobus e andare agli allenamenti e mio padre faceva prostituire mio fratello di 31 anni coi turisti gay, calciatori gay? Non ci credo, l'olocausto? Una invenzione della sinistra... anzi, no, le puttane di Canale 5 sono un'invenzione della sinistra, l'olocausto lo ha inventato Spielberg per farci un film...

Ok, basta basta... dicci almeno se hai un hobby sano.

Sì, il cinema.

Porno?

Ma che dici, sei scemo? Quello mica è cinema. Mi piace molto il cinema italiano, d'autore.

Finalmente! Fellini, De Sica, Antognoni?

No, Calà.

Chi?

Jerry Calà. Ho tutti i suoi film in dvd hd... molto belli e impegnati quelli degli anni 80, introspettivi. Un po' più leggeri ma davvero intelligenti gli ultimi, Vita Smeralda è un piccolo capolavoro.

Dvd HD... di Calà?

Sì, a Bari vecchia si trovano. Li ho presi da un tunisino da cui puoi fare anche la raccolta punti. =gni 5 dvd un punto, a 80 vinci un gommone, a 25 c'è un remo...

Tu che hai vinto?

I braccioli, per ora... 5 punti.

I braccioli?

Sì, non so nuotare.

Ma sei nato a venti metri dall'oceano.

E che cazzo ne so, io passavo le giornate a giocare con una palla di stracci... senza erba... autobus... prostituire... 27 anni...

Dedicato ai bidoni degli anni 80. Ci mancate.

martedì 11 agosto 2009

Trapasso, Mortensen e il caldo: tempo di preseason

Sarò colpa del caldo, sarà che ormai in sto blog o scrivo io o non scrive nessuno e ultimamente non scrive nessuno, sarà che quando hai la possibilità di caricare la partita scaricata in hd su una pennetta e vederla direttamente sul tuo televisore nuovissimo riesci a fare un sacco di cose in più, anche quelle che non avresti mai fatto...sarà quel che sarà della mia vita chi lo sa...insomma ho deciso di procurarmi, vedermi e commentare la prima partita della nuova stagione: Buffalo Bills vs. Tennessee Titans at Canton, Ohio, preseason.

Probabilmente è solo questione di astinenza (a sotto una diapositiva dell' astinenza del tifoso), ma alla fine usciamo dalla visione non delusi, il che di per sé è un fatto più che positivo per chi come me ha sempre mal sopportato le partite d' agosto e che per lo più si limita a leggere i recap sperando di non trovare notizie di infortuni che manderebbero a donnine di facili costumi la stagione (anche fanta-parlando). La curiosità in questa prima partita era tanto, gli osservati speciali erano 2/3, uno per ogni compagine: T.O. lato Bills, Vince Young lato Titans e vedere l' effetto che fa scoprire che affianco ad Al Michaels quando ad inizio partita allargano l' inquadratura non trovare più il faccione di John Madden; e questa è la prima cosa che scopriamo, la sensazione è strana e Collinsworth (il suo sostituto) ci stava già a pelle sulle palle quando commentava per la neonata NFL Network qui continua per quella strada, ma poco ci importa tanto non capiamo quello che dice e andiamo avanti: il secondo dato da rilevare è l' utilizzo delle maglie “vintage”, ci dicono dalla regia maglie atte a celebrare il cinquantennale della fondazione della AFL e che saranno riproposta in svariate partite quest' anno tra squadre che per l' appunto provengono da tale lega, i Titans ovviamente celebrano in quanto furono gli Houston Oilers e vedere quel traliccio petrolifero sui caschi ci riporta alla mente a quel football che non c' è più e che per certi versi abbiamo vissuto per poco tempo, giusto il tempo di cercare nella memoria quel football andato che dal nulla Trapasso ci riporta al presente, se non al futuro, un punter che segna un touchdown su corsa, cose per cui vale la pena stropicciarsi gli occhi 3 4 volte per capire cosa diavolo è accaduto, domanda che si pongono anche quei 3 4 difensori di Buffalo caduti nella finta, se il buon giorno si vede dal mattino.....

Potremmo perdere ore e ore, sprecare inchiostro su inchiostro a parlare di questa mirabolante finta e di questo Trapasso...che già il nome sarebbe sufficiente per aprire un dibattito, ma non c' è tempo, la preseason scorre veloce (contiene battuta....) a ritmi incalzanti.....e ringraziamo il buon dio che riusciamo ad arrivare al secondo drive della partita senza addormentarci per vedere così le prime azioni in maglia Buffalo del nuovo Terrell Owens, che probabilmente di nuovo non ha nulla...ma tant' è, Trent Edwards, che il telecronista definisce come il suo “new best friend”, lo cerca subito nelle prime azioni, due lanci in sua direzione, due ricezioni, due primi down, arrivederci alla prossima partita e grazie. Poi lo intervistano pure, gli chiedono un parere sul suo nuovo miglior amico cercando anche di fargli fare un paragone con i suoi vecchi migliori amici (Garcia, McNabb, Romo....) evidentemente di altra pasta tecnica, lui riesce (questa volta) a non cadere nel tranello, schiva bene la domanda, “stiamo cercando di trovare un buon feeling” o qualcosa del genere, troppo presto ancora per avere il titolo da prima pagina.

T.O. è sempre T.O., chi invece ci sorprende è Crumpler, boh...io non me lo ricordavo così...così...largo, sarà colpa del celestino Oilers, ma a parte la forma rotondeggiante l' ex Falcons sembra proprio quello di Atlanta, dopo un' annata non esaltante a Tennessee, da una buona mano a Collins per tirare su un paio di drive vincenti, prima di conquistare la sideline e lasciare spazio al figliol prodigo Vince Young: se il buongiorno si vede dal mattino, per il prodotto di Texas forse è meglio tornare a dormire; primo drive pieno di ruggine conclusosi con un intercetto, resto della partita in leggero miglioramento, anche con un bel TD di tocco, dove più che altro vanno evidenziati i meriti del ricevitore, tale Paul Williams, al terzo anno in NFL, con 2 ricezioni a referto...that's why we love preseason game.

Il resto della partita ha poco da commentare, si seguono con un occhio di riguardo i rookie: Cook, TE di tennessee, mette in mostra ottime doti in ricezione, Javon Ringer, sempre sponda Titans/Oilers corricchia per il campo, fa anche una bella corsa che però gli viene cancellata proprio da un holding del Cook di cui sopra; trova spazio per un drive anche Mortensen, figlio di quel Mortensen che spesso viene citato negli articoli di ESPN, essendone un giornalista. Con il babbo sugli spalti, il figliolo lancia un intercetto e se ne torna a sedere...il giorno in cui il figlio di Xavier Jacobelli sbaglierà un calcio di rigore torneremo a parlare di calcio.

Per ora è tutto....ovvio che non seguiremo tutte le partite di preseason, ma la stagione è alle porte...stay tuned, il tempo è maturo...